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I castelli bruciati della Val Cerrina

Il progetto

Il progetto riguarda l’attivazione di un circuito stabile di turismo lento attraverso un percorso di 100 Km che attraversa 11 piccoli comuni del Basso Monferrato (Camino, Castelletto Merli, Cerrina, Coniolo, Gabiano, Mombello, Moncestino, Odalengo Grande, Pontestura, Solonghello, Villamiroglio)

Il progetto si configura come offerta turistica che comprende:

  1. un percorso tracciato su un territorio con notevoli pregi paesaggistici
  2. possibilità di visitare sedi storico-artistiche del territorio
  3. ospitalità a carattere familiare
  4. possibilità di fruire e acquistare prodotti tipici locali dal punto di vista enogastronomico e artigianale

L’avvio di questo progetto, secondo i promotori, dovrebbe consentire di rispondere ai seguenti bisogni:

  1. Avviare un processo di organizzazione sistemica del territorio con una collaborazione tra comuni vicini finalizzati a una promozione del territorio
  2. Favorire una conoscenza virtuosa del territorio e delle sue risorse da parte di potenziali turisti/visitatori
  3. Motivare i soggetti imprenditoriali locali a qualificare la propria attività
  4. Incentivare le amministrazioni e gli abitanti a migliorare le condizioni ambientali e il sistema dei servizi territoriali (informazioni, trasporti, viabilità, ospitalità)
  5. Incentivare i gestori a migliorare le condizioni delle sedi storico-artistiche
  6. Attirare risorse per rispondere ai punti 3, 4, 5.

Le condizioni attuali

Il progetto è oggi teoricamente attivo secondo due principali modalità:

  1. Organizzazione congiunta (amministrazioni locali e tour operator) di percorsi ed eventi a tema in precise date
  2. Possibilità di effettuare l’intero percorso o parti di questo da parte di singoli visitatori o gruppi che operano in modo autonomo

La modalità a) è stata quella prevalentemente attivata in questi tre anni con discreti.

La modalità b) è stata scarsamente utilizzata ed ha presentato le seguenti criticità:

  1. Non adeguate segnalazioni sul territorio e mancanza di guide (cartacee e persone) sul tracciato e sull’offerta del territorio
  2. Chiusura dei siti storico-artistici e dei locali per l’ospitalità e l’offerta territoriale.

L’attività è stata finanziata con piccole risorse acquisite tramite GAL in due o tre fasi diverse. I soldi ricevuti sono stati impegnati per predisposizione di segnalazioni e aspetti organizzativi. Le persone che ci lavorano sono poche e lo fanno a titolo gratuito.